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La torre dell’arte!

Dopo la deludente Kungur riprendiamo la via della transiberiana per intraprendere un “viaggetto” di 20 ore su rotaia verso la città di Tobol’sk (storica capitale della Siberia), a 4 ore di distanza dalla città di Tyumen. Arrivati a destinazione troviamo le classiche condizioni meteo che uno può aspettarsi dalla Siberia: nevica e tira vento. Tempo decisamente “ottimo” per la nostra estenuante ricerca dell’ostello.

Dopo due ore di vagheggi entriamo in un struttura nuova di pacca che ha le sembianze di un gigantesco container con qualche finestra, l’interno è arredato con prodotti cinesi: dai fragilissimi letti a castello, ai materassi riempiti di finta paglia, ai cuscini e piumoni completamente sintetici, alla scintillante moquette. Il tutto di una “splendida” tinta blu di Persia. Unico vero vantaggio, oltre la gentilezza dei proprietari, è il prezzo ( 350 rubli per notte). Gli stessi padroni dell’ostello vivono all’interno di questa terribile struttura che è provvista di una cucina che definire essenziale è un complimento… per farvi un esempio: i fuochi si limitano ad uno solo, composto da doppia corona senza manopola per la regolazione… detto tutto. Il giorno seguente il tempo non migliora ma pur di non rimanere chiusi nel container a guardare soap opera in russo( che come da noi ci sono solo “cagne maledette” che recitano) ci armiamo di coraggio e decidiamo di vistare le città….. perchè sono 2, quella nuova e la vecchia.

La parte nuova (quella dove si trova il nostro ostello) è la più carina ed interessante. Domina tutta la vecchia città, è sede di tutti gli organi amministrativi, ma sopratutto si trova lo splendido cremlino (ancora utilizzato come sede clericale), la vecchia torre dell’acqua e la vasta balconata che spazia sulla citta vecchia e sul fiume (da cui si ammira uno spendido tramonto).

La parte antica, cioè quella inferiore, è raggiungibile a piedi percorrendo una scalitata in legno adiacente alle mura del cremlino; già dall’alto ci si rende conto della decadenza della zona ma quando si incomincia a passeggiare tra le fangose stradine l’impatto è ancora più forte…. lo sguardo si perde tra casette in legno e chiese barocche fatiscenti. percorrendo un sentiero che si snoda tra mucche e pioppi si arriva al fiume Irtysh, tratta importante per la rete commerciale. Vale la pena curiosare questa zona soprattutto per non perdersi un bel pranzetto, economico e casalingo, nel ristorantino storico Siberiano che si trova sulla strada principale svoltando a sinistra dopo aver percorso la scalinata (accanto ad una farmacia).

Finiti tutti i nostri giri perlustrativi arriva il bel tempo, che dopo due giorni di testa bassa sotto grandi cappucci è sempre molto apprezzato. Decido che anche queste strade meritano il mio sudore e mi lancio correndo verso il tramonto…. come al solito la città al crepuscolo diventa incantevole…. quasi magica…

Fatta sera, io e Anto, incuriositi dalla luce proveniente dal cuore della bellissima torre in mattoni, decidiamo di intrufolaci. Appena entriamo veniamo sommersi da giocattoli per bambini, seguendo le voci ci inerpichiamo sù per le scale e i colori iniziano a prendere il sopravvento: le pareti si ricoprono di dipinti e disegni, i tavoli si affollano di fotografie, scenografie spuntano qua e là, ma ciò che ci affascina di più è la trampoliera e i ragazzi alle prese con le prove di uno spettacolo. Veniamo subito accolti da grandi e calorosi sorrisi, Alex (il mio personaggio della settimana scorsa) ci da’ subito il benvenuto. Ci racconta lo splendido e ricco progetto che stanno portando avanti con il comune di  Tobol’sk…. Arte a 360°, libera ed accessibile a tutti…. ci parla, noi un po’ la respiriamo, della splendida energia che si è creata attorno alla torre…. della grande opportunità di essere insegnante e studente allo stesso tempo… dei finanziamenti che riescono ad ottenere per l’acquisto di materiali da mettere a disposizione di tutti e di come Tobol’sk stia cercndo di spiccare per la propria cultura artistica… Naturalmente noi non perdiamo l’occasione di salire fin sulla cima della torre (senza uscire perchè siamo dei fifoni)… nel frattempo terminano le prove dello spettacolo che si sarebbe tenuto l’indomani nel nuovo teatro di Tobol’sk. Approfittiamo così per invitare a cena Alex, il nostro nuovo guru Russo.

Il giorno successivo riprendiamo il pulman di linea (n° 4) che in “solo” 1 ora di desolatissima strada ci riporta alla stazione, dove per la prima volta prenderemo un treno per sole 4 ore verso Tyumen, in modo da riprendere i binari della Transiberiana…. ci aspettano 48 ore di treno, direzione: LAGO BAIKAL… Evvai…   ts but tomorrow we leave for a 10 day trip around Olgiy. maybe when we get back.thanks but tomorrow we leave for a 10 day trip around Olgiy. maybe when we get back.

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